Biodiversità - Agricola Piemonte
Specie
Capra Hircus
Cenni storici
Nel territorio delle Valli di Lanzo (provincia di Torino) l’allevamento caprino è da sempre basato su una popolazione eterogenea ascrivibile al gruppo delle capre appartenenti all’Alpina “comune” che, notoriamente, si caratterizza per la notevole difformità del mantello. All’interno di questa razza-popolazione sono riconoscibili diversi soggetti, frutto del secolare lavoro di incrocio e selezione, a volte inconsapevole, effettuato a partire dai primi del ‘700, tra alcuni esemplari allevati in zona e riproduttori di origine francese, provenienti dalla vicina Valle dell’Arc. Per la peculiarità del loro mantello, tali soggetti vengono localmente denominati “Fiurinà”; proprio sulla base di tali caratteristiche sono stati inclusi tra le capre Grigie alpine e, in riferimento alla loro origine e diffusione, ufficialmente denominati come “capra Grigia delle Valli di Lanzo”.
Situazione attuale
Come accade comunemente nei territori alpini, gli allevamenti sono di piccole o medie dimensioni, a conduzione familiare. Storicamente, la produzione di latte e carne di capra spesso rappresentano attività complementari, soprattutto per l'elevata capacità dei piccoli ruminanti di sfruttare aree montane marginali, altrimenti non utilizzate. Il sistema di allevamento è estensivo o semi-estensivo (fortemente dipendente dal pascolo). Nei mesi invernali (da novembre a marzo-aprile) le capre vengono stabulate al chiuso e alimentate principalmente con fieno locale. L’integrazione, con cereali e, occasionalmente, con altri mangimi (ad esempio, castagne), è limitata. Non appena l'erba fresca è disponibile, le greggi vengono spostate all'aperto e le capre pascolano nelle vicinanze dell’azienda. La transumanza (ai pascoli alpini) è diffusa nella maggior parte degli allevamenti. La stagione di pascolo alpino va in media da aprile-maggio a ottobre-novembre.
Sulla base delle domande presentate dagli allevatori per il sostegno delle razze a rischio abbandono (ultimo dato disponibile: 2023) la consistenza sul territorio regionale risultava essere pari a circa 450 capi, distribuiti in oltre 30 allevamenti. Il principale areale di distribuzione è rappresentato dalla provincia di Torino, in particolare dai territori delle Valli di Lanzo, del Canavese e del Pinerolese, ma alcuni allevamenti sono localizzati anche tra cuneese, biellese e Valsesia.
Caratteristiche zootecniche
Origine autoctona del Canavese attualmente allevata nelle Valli di lanzo e di Susa, chiamata anche Grigia della Valle di Lanzo.
Produzione: 300 litri di latte per lattazione. Utilizzata per la produzione di formaggi caprini puri o misti caprini vaccini.
Tipicità: rustica e adattabile a condizioni di pascolo difficili.
Caratteri morfologici descrittivi
La Grigia delle Valli di Lanzo è una capra appartenente alla tipologia alpina, di taglia medio-piccola (55-60 kg di peso e 77 cm di altezza al garrese nei maschi; 50 kg e 73 cm nelle femmine). Da un punto di vista morfologico, gli animali sono relativamente omogenei, pur presentando una certa variabilità nella colorazione del mantello. Questo, infatti, si presenta bruno o bruno-rossiccio con striature sul dorso e balzane di peli più o meno lunghi, di color grigio cenere, bianco-grigio, nero o beige-violaceo, miscelati nelle diverse tonalità (da cui il nome locale Fiurinà, cioè screziata). In entrambi i sessi la testa è leggera, con orecchie lunghe, strette e inclinate orizzontalmente. Il profilo è rettilineo, il collo è relativamente sottile nelle femmine, più muscoloso nei maschi. Occasionalmente si riscontra la presenza di barba e tettole. Le corna sono a sciabola, rivolte all’indietro, quasi sempre presenti nei due sessi, generalmente più corte nelle femmine. Può essere presente la riga mulina, una striscia di peli scuri sul dorso.
Caratteristiche trasformati
La Grigia delle Valli di Lanzo è allevata principalmente per la produzione di latte; dopo i parti, concentrati nei mesi invernali, i capretti sono venduti al peso di 10-12 kg e le madri sono munte per i successivi 5-6 mesi, ottenendo una produzione giornaliera di 1,5-2 l di latte, trasformato in formaggi di pura capra o misti.
Modalità di conservazione in situ o on farm
Presso l'azienda zootecnica della Struttura Didattica Speciale Veterianaria (sita in largo Paolo Braccini 2 a Grugliasco-TO) è attivo il Centro Becchi Fiurinà, realizzato nell'ambito del progetto di ricerca BECH.GRIS finanziato dalla Regione Piemonte. Il Centro ha lo scopo di raccogliere annualmente alcuni capretti maschi, genotipizzarli, e sulla base dei risultati, distribuire i soggetti, una volta adulti, presso gli allevamenti coinvolti nel progetto al fine di prevenire i problemi di consanguineità.
Contatti
Associazione Allevatori della Capra Grigia delle Valli di Lanzo o Fiurinà
E-mail: info@capragrigiadellevallidilanzo.it
Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari
E-mail: paolo.cornale@unito.it
e Dipartimento di Scienze Veterinarie
E-mail:
stefania.chessa@unito.it
Bibliografia di riferimento
- Cornale P., Renna M., Lussiana C., Bigi D., Chessa S., Mimosi A. (2014) The Grey Goat of Lanzo Valleys (Fiurinà): Breed characteristics, genetic diversity, and quantitative-qualitative milk traits. Small Ruminant Research, 116: 1–13. https://doi.org/10.1016/j.smallrumres.2013.10.006
- Cornale, P., Renna, M., Lussiana, C., Bigi, D., Chessa, S., Mimosi, A., 2012. Characterization of the Grey Goat of Lanzo Valleys (Fiurinà), a new Italian dairy population. In: Books of Abstracts of the XI International Conferences on Goats, Gran Canaria, Spain, September 23–27, p. 184.
- Cornale, P., Renna, M., Battaglino, J.J., Lussiana, C., Battaglini, L.M., Mimosi, A., Bianchi, M., 2010. La capra Grigia delle Valli di Lanzo: una nuova razza del territorio alpino piemontese. In: Bovolenta, S. (Ed.), Zootecnia e Montagna: quali strategie per il futuro? 6◦ Quaderno SoZooAlp. Nuove Arti Grafiche, Trento, pp. 207–215.
- Mimosi A., Cornale P., Renna M., Bianchi M., Bigi D., Rasetto P., Ferrero L., 2010. Caratterizzazione della razza-popolazione caprina Grigia delle Valli di Lanzo o Fiurinà. Quaderni della Regione Piemonte, Collana “Agricoltura”, anno XIV, n. 68, pp. 29-32.
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